I poteri forti per le auto elettriche, anche no

Esplora come i poteri frenino il mercato delle auto elettriche, nonostante l\'interesse crescente. Affronta sfide ambientali e finanziarie.

I poteri forti stanno spingendo perché NON ci sia un mercato dell’auto elettrica.

Leggendo i forum, le chat e i social sulle auto elettriche, ho notato che in alcuni paesi come Italia, Francia, Spagna, Germania, Giappone e USA c\'è un crescente scetticismo verso questa tecnologia. Alcuni sembrano sperare che il mercato delle auto elettriche non prenda piede.

Si discute di vari problemi: incendi, inquinamento durante l\'estrazione dei materiali e gestione delle batterie esauste. Un insieme di problematiche che fa sembrare Musk, i produttori cinesi, le agenzie di certificazione e persino i governi indifferenti alle preoccupazioni ambientali. Queste preoccupazioni fanno sorgere dubbi sulla loro reale attenzione al benessere del pianeta.

Recentemente, ho letto un articolo che titolava \"Auto elettrica prende fuoco\", ma in realtà si trattava di un\'auto ibrida coinvolta in un grave incidente stradale.

Ma chi sono questi poteri forti? Naturalmente, i soliti: fondi di investimento e famiglie che da 100 anni gestiscono l’industria automobilistica mondiale. Le stesse famiglie e fondi d’investimento che hanno acquisito potere comprando media, sia offline che online.

Perché non vogliono l’auto elettrica? I poteri forti in realtà vogliono l’auto elettrica, la desiderano. È un ottimo sistema per far sostituire 5-10 miliardi di auto, un grande business. C’è un problema però: in Italia, Francia, Spagna, Germania, Giappone e USA tutto è organizzato per la produzione di auto termiche, motori, freni, carrozzerie ecc. Produzioni che non sono adatte per la produzione elettrica. Negli anni passati, le aziende che avevano competenze nell’elettrico vennero acquistate dai cinesi per il know-how.

Quindi, ora che si fa? Che fanno i poteri forti? Vogliono tanti soldi, tanti finanziamenti, per ricostruire tutta la filiera per costruire auto elettriche che loro stessi avevano ceduto ai cinesi. E come pensano di raccogliere questi soldi? Facendosi finanziare dagli Stati. Guadagni privati e spese socializzate.

Ma l’UE e gli USA stanno stampando moneta (e tanta) per supportare il periodo Covid, l’Ucraina e Israele e non ci sono fondi da mettere a disposizione dei produttori. Non possono permettersi di dare soldi per le auto; alla fine stanno tagliando i fondi per i cittadini da anni.

I produttori bramano i fondi per l’elettrico, ma dal momento che non li possono ottenere, cercano di convincere che l’auto elettrica non va bene, che ci sarà la pericolosissima invasione cinese o che l’elettrico è pericoloso con disastri inenarrabili usando i media.

Sì, l’elettrico è pericoloso proprio per i poteri forti.
L’elettrico è già arrivato. I giovani di EU e USA, alla richiesta di quale auto vorrebbero, in maggioranza rispondono Tesla, mentre fuori dalla UE, dove le aziende cinesi sono ben commercializzate, rispondono Xiaomi o Zeekr.

Manca solo una cosa: più colonnine di ricarica disponibili, specialmente nelle città dove i proprietari devono lasciare l’auto in strada e non possono portare la ricarica. Hego permetterà, tra le altre cose, a chi ha un appartamento, un negozio, un ufficio a livello strada di effettuare ricariche con colonnine pensate appositamente.



Scritto da: - Lunedì 13 Gennaio 2025 10:26